L’immagine seguente riassume con chiarezza la situazione che stiamo vivendo ormai da giorni e che sta per giungere ormai a compimento: mentre in Atlantico un tenace blocco altopressorio spinge verso Est, nel continente Euro-Asiatico spifferi di aria fredda (colori blu) vengono trasportati verso il Mediterraneo, interessando soprattutto le regioni Adriatiche con forti venti di bora.
Nella giornata odierna molte delle regioni suddette hanno avuto un assaggio della potenza associata a questi venti, che hanno creato numerose bande di precipitazioni nevose estremamente localizzate ed in continua genesi e dissolvimento.
Mercoledì 31 dicembre i venti continueranno a spingere ulteriormente da Nord-est, raggiungendo l’apice del raffreddamento proprio nel primo pomeriggio. Per questo motivo, le precipitazioni legate al fenomeno descritto nell’ultimo articolo di approfondimento potranno “scavalcare” i rilievi Appenninici ed estendere la loro zona di influenza anche sui versanti Tirrenici.
La mappa sottostante mostra le precipitazioni NEVOSE previste per le 24 ore di mercoledì 31 dicembre: emergono possibili accumuli su tutte le regioni Adriatiche, a partire dalla Romagna fino alla Puglia settentrionale, ma anche in Calabria e nelle zone interne dove l’altezza del manto nevoso potrà raggiungere anche i 50 cm. La precisione di tale previsione, tuttavia, non permette di apprezzare né l’estrema localizzazione dei fenomeni, caratteristica fondamentale per valutare la distribuzione delle precipitazioni, né le particolarità della complessa orografia che in poche centinaia di chilometri passa dai rilievi Appenninici alle coste Adriatiche. Come al solito ci sentiamo di poter valutare questi valori solo come stime superiori per le coste, che vedranno solo intensi e brevi rovesci nevosi, ma come sottostime per i rilievi e le vallate Appenniniche (in particolare quelle Abruzzesi) che potranno giovare di questa particolare circolazione.
Occorre sottolineare la possibilità concreta della comparsa di nevicate, anche di moderata intensità, sulla Sicilia. In effetti, già la carta delle precipitazioni previste su tutta Italia mostrava come le nevicate fossero previste spesso anche alla quota del mare, proprio sui bacini maggiormente interessati dai venti freddi. Non rimane quindi difficile immaginarsi che la neve domani farà la sua comparsa anche sulle colline Siciliane, con accumuli che potranno variare dai 20-30 cm sui versanti Occidentali ai 60 cm sull’Etna.
Anche in questo caso, tuttavia, ci sentiamo di poter escludere accumuli significativi sulle coste, in virtù della bassa risoluzione del modello. Rimane, comunque, un’ondata di freddo decisamente sui generis, anche considerando che lo zero termico toccherà la superficie già nel tardo pomeriggio di domani su molte zone della Sicilia settentrionale, come mostra la mappa seguente.
Articolo di Guido Cioni del 30 Dicembre 2014 alle ore 21:47
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