Che cosa stiamo facendo alla Terra ?

Che cosa stiamo facendo al sistema Terra ? Il nostro pianeta, è evidente, tende inesorabilmente a riscaldarsi. Centinaia e centinaia di studi condotti da equipe scientifiche sparse su tutto il globo infatti, dimostrano un crescente aumento della temperature media globale, prova inconfutabile dei cambiamenti climatici. Ma qual è la causa di tutto ciò ? Il crescente aumento della popolazione mondiale e lo sfruttamento intensivo del suolo incide sul complesso sistema Terra ? Che cosa stiamo facendo alla Terra ? – I cicli biogeochimici

Il nostro pianeta, nel corso dei secoli, ha subito numerosi cambiamenti: l’aumento demografico esponenziale, dettato da un aumento della qualità della vita in numerose nazioni, è stato, per certi versi, anch’esso una delle cause delle mutazioni che stiamo osservando nel sistema climatico. L’aumento della popolazione globale infatti, ha portato ad un sempre crescente sfruttamento del suolo: ad oggi la Terra è abitata da circa 7 miliardi di anime, ciò vuol dire nuovi insediamenti urbani e, naturalmente, maggiore richiesta di beni di prima necessità, che si traducono nell’aumento esponenziale dell’agricoltura e nell’allevamento di bestiame.

Che cosa stiamo facendo alla Terra ?

Sia l’agricoltura, sia l’industria esercitano un impatto notevole sui cicli biogeochimici globali (circolazione di sostanze chimiche tra la biosfera e l’ambiente fisico terrestre): i più perturbati di questi cicli infatti, sono quelli del carbonio (combustibili fossili e deforestazione), dell’azoto (concimi) e dell’acqua (crescente utilizzo di acqua dolce). Inoltre, l’equilibrio dei cicli biogeochimici globali è complicato dalla crescente diffusione di nuovi composti sintetici. Per completare il quadro, vanno aggiunti i cambiamenti nella flora e nella fauna dovuti all’invasione di nuove specie, all’estinzione di specie causata dalla caccia e dalla pesca ed ai cambiamenti di habitat. La conseguenza immediata di questi processi è la perdita di biodiversità e la degradazione degli ecosistemi. Tutto ciò per dire che: la trasformazione dell’uso del suolo e i cambiamenti a livello geochimico, portano a modificazioni climatiche dovute ai gas serra, agli aerosol, ai cambiamenti nella copertura del suolo.

Osservando diversi studi in merito, possiamo trarre le prime conclusioni: dal 1800 al 2000, l’area irrigata per usi agricoli nel mondo, è passata da 10 milioni di ettari a circa 270 milioni di ettari. Di conseguenza, l’uso di fertilizzanti, specialmente negli ultimi 40 anni, è passato da 30 milioni di megatonnellate a quasi 150, con i soli fertilizzanti azotati, che passano da 10 a 80 milioni di megatonnellate. L’uso di questi fertilizzanti ha comportato un aumento corrispondente nella produzione agricola di mais, cereali e grano, che è triplicata proprio durante il periodo preso in esame. La produzione di carne è passata da 7 a 25 miliardi di megatonnellate. Due di queste produzioni vanno a incidere direttamente sulla concentrazione di gas serra: il riso, che nella fase di maturazione produce metano, e la carne, perché lo stesso gas è prodotto nel metabolismo dei bovini.

Che cosa stiamo facendo alla Terra ?

Un altro aspetto dell’impatto antropico sul pianeta Terra, è sicuramente la produzione di energia, che oggi raggiunge l’equivalente di 10 miliardi di tonnellate di petrolio, è per l’85% ancora basata sui combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale). Questo incremento vertiginoso della produzione di energia, ha comportato l’aumento della concentrazione di anidride carbonica da 280 parti per milione (ppm) in epoca preindustriale fino ad oltre 400 ppm attuali. Il metano per esempio, è aumento da 0,8 a 1,7 ppm, il protossido di azoto da 0,27 a 0,31. Gli aumenti delle concentrazioni dei gas serra, gli allevamenti intensivi, l’uso spropositato del suolo, l’inquinamento delle acque, la deforestazione, l’immissione di aerosol dannosi in atmosfera, sono gli effetti che l’uomo ha indotto al sistema Terra. Tutto lo scompenso provocato da questi agenti esterni, sta compromettendo il normale ciclo del nostro pianeta, tanto che delineare scenari futuri climatici e quindi di qualità della vita, è praticamente impossibile. La sola cosa che ci resta da fare è di invertire il trend, ovvero puntare su fonti di energia rinnovabile, diminuire lo sfruttamento del suolo, diminuire, fino ad abbandonare del tutto i combustibili fossili e non sprecare acqua. Mettere in pratica quanto detto a livello globale è molto difficile se non impossibile, basterebbe almeno iniziare a vivere in maniera “sostenibile” cercando di rispettare l’ambiente e sperare che tale pratica divenga sempre più diffusa tanto da diventare un vero e proprio stile di vita globale.