Perché gli scienziati studiano le aree polari?
Conoscere il clima a partire dai Poli.
Le aree polari sono sicuramente un tesoro prezioso per il Pianeta e per la Scienza. Essendo meno contaminate dall’uomo, soprattutto a causa del Clima rigido, studiare queste aree ci consente di conoscere molto su quanto sta accadendo al nostro Pianeta attualmente e su quella che è la sua Storia passata.
A partire dall’analisi di carote di ghiaccio, estratte dalle calotte polari ad esempio, si può ricostruire la storia climatica del nostro pianeta, relativa ad ere geologiche anche molto lontane. Ciò è possibile grazie alle bolle d’aria intrappolate dal ghiaccio durante la sua formazione, le quali contengono informazioni relative a quell’epoca, come ad esempio la temperatura, la composizione dell’aria, ecc.. Queste non sono le uniche analisi che vengono fatte, ma sono innumerevoli, basta pensare all’analisi via satellite e misure in situ dell’estensione e dello spessore del ghiaccio marino. Monitorando quest’ultimo è possibile comprendere quanto stiamo alterando il Clima a causa dell’evidente Global Warming, e si possono sviluppare scenari futuri, grazie all’aiuto dei modelli matematici, in modo tale da comprendere cosa accadrà nei prossimi decenni, a partire da differenti valori delle concentrazioni di gas serra in atmosfera.
Il ghiaccio marino è sicuramente uno degli indicatori climatici più pericolosi da studiare, in quanto a volte può fornire informazioni ingannevoli!
Da satellite ad esempio immagini progressive nel tempo possono fornire un aumento in alcune aree della presenza di ghiaccio marino ed una diminuzione in altre, ma potrebbe darsi che le regioni in cui risulta in aumento siano solo zone di accumulo, generate dalla dinamica delle correnti. Ecco perché studiare lo spessore dei ghiacci più che l’estensione è sicuramente più affidabile. Li dove lo spessore del ghiaccio marino diminuisce, ciò significa che è più propenso alla frattura ed è più facile per le correnti trasportarlo, accumulandolo nelle zone di convergenza. Ciò ovviamente ha conseguenze sul potere riflettente del ghiaccio, noto come albedo, ed altera il bilancio radiativo.
Le analisi nelle aree polari sono innumerevoli e vedono coinvolti oceanografi, climatologi, meteorologi ma anche biologi, fisici, geologi e così via. Il clima è un sistema complesso che per essere compreso, necessita di essere indagato da diversi punti di vista.
Articolo di Giusy Fedele del 27 Aprile 2017 alle ore 21:19Altre Notizie Meteo
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