Alte e basse pressioni : cosa sono e come vengono rappresentate?

Quarto appuntamento del percorso didattico. Siamo sempre più vicini a trattare la Circolazione Generale dell’Atmosfera. Dobbiamo però compiere gli ultimissimi passi per comprenderla davvero bene : andare alla scoperta di cosa siano le Alte e basse pressioni e che differenze presentano tra loro, perché durante la trattazione della Circolazione Generale dell’Atmosfera capiremo bene come si originano e il loro posizionamento.

Quante volte guardando o ascoltando le previsioni meteorologiche sui diversi mezzi di comunicazione abbiamo sentito queste fatidiche parole? : “…in arrivo un campo di alta pressione sul Mediterraneo”, “un sistema di bassa pressione proveniente dall’Atlantico farà il suo ingresso sull’Italia…” Tantissime volte! Ma ci siamo mai chiesti cosa sono queste paroline e cosa rappresentano?

Andiamo con ordine e cominciamo dalla definizione di pressione atmosferica. La pressione atmosferica, in meteorologia, è una misura del peso di tutta l’aria che si trova sopra la nostra testa ovvero  indica il peso della colonna d’aria che sovrasta una superficie di 1 metro quadrato.  Chiarita questa definizione comprenderemo anche cosa rappresentano quei numeretti che si leggono sulle carte modellistiche meteorologiche indicanti la distribuzione della pressione atmosferica al suolo al livello del mare.

Cartina modellistica indicante la distribuzione della pressione al suolo al livello del mare

Cartina modellistica indicante la distribuzione della pressione al suolo                      al livello del mare.

Prendiamo, difatti, come esempio, la cartina raffigurata qui a sinistra. Notiamo che sull’Italia centrale e meridionale abbiamo una pressione andante dai 1017 hpa del sud Italia fino ad una 1024 hpa relativa alle zone alpine.  Da cosa lo notiamo? Dalla linea bianca che indica quel 1020 in corrispondenza più o meno della Toscana e Marche, dalla linea bianca che indica quel 1016 che troviamo sulla Grecia e dalla linea bianca che indica quel 1024 relativo alle zone alpine. Ora facciamo un giochino : con un dito o con una penna partiamo da quel 1020 presente sull’Italia e vediamo quella linea dove va a finire…Notiamo che una pressione di 1020 hpa è presente anche su buona parte dell’Europa orientale, sulla Scandinavia meridionale e arriva fino all’Atlantico, così come è presente anche su parte dell’Africa settentrionale. Notiamo che il 1024, invece, relativo alle zone alpine, ha un estensione minore, così come ha un estensione ancor più minore il 1028 presente su parte dell’Europa nord-orientale. Balza agli occhi, inoltre, che al centro dell’area di estensione del 1028, c’è un “A” . Bene… quella “A” indica un campo di Alta Pressione, che ha i massimi pressori proprio lì. La 1024 e la 1020 vanno a comporre, difatti, una sorta di spirale, ciò vuol dire che in tutte le aree attraversate da queste isobare è presente Alta Pressione i cui massimi più elevati sono in corrispondenza di quel 1028. Su tali zone avremo, mediamente, tempo buono e generalmente stabile, quindi con assenza di precipitazione e mediamente con scarsa ventilazione.

Ma tutte queste “linee bianche” che vediamo avranno un nome tecnico? E’ brutto chiamarle così! Si, certamente! Sono dette isobare e abbiamo capito che sono linee ideali che sulle carte meteorologiche uniscono i punti con uguale pressione atmosferica a livello del suolo. Tutto qui. La definizione non ci ha spaventato!

Cartina modellistica indicante la distribuzione della pressione al suolo al livello del mare

Cartina modellistica indicante la distribuzione della pressione al suolo                           al livello del mare.

Ma andiamo avanti e osserviamo sempre la cartina di prima che, per semplicità è replicata qui a sinistra. Andiamocene in Islanda… Notiamo che abbiamo isobare strettissime e vicinissime tra loro, una spirale ancora più marcata con una “B” a sud-ovest dell’Islanda. Quella B indica il perno di una Bassa Pressione dai valori di pressione molto bassi (da una 976 hpa a sfumare fino ad una 1012 sulle Isole Britanniche). Ma perché le isobare sono molto più strette rispetto al precedente campo di Alta pressione? Perché essendoci una profonda bassa pressione abbiamo tempo molto instabile, con precipitazioni anche abbondanti e soprattutto venti anche forti o molto forti. Quindi le isobare strette ci indicano una circolazione ciclonica con ventilazione anche molto sostenuta, a differenza delle isobare molto più larghe relative ai campi di alta pressione che indicano ventilazione generalmente e mediamente molto più debole.

Bene… Direi che siamo pronti per le definizioni ufficiali e un pelino più tecniche che ora non ci faranno paura…Affrontiamole :

Zone di Alta Pressione dette anche Anticicloniche : sulla superficie terrestre sono di forma circolare o ellittica. La pressione centrale è più alta e diminuisce man mano che ci allontaniamo verso l’esterno.L’aria essendo pesante, si comprime, si riscalda e diventa più secca, dissolvendo spesso le nubi (fenomeno della subsidenza atmosferica). Al loro interno i venti sono deboli, spesso a regime di brezza, e soffiano in senso orario nell’emisfero boreale e antiorario in quello australe. I valori di pressione saranno dai 1013 hpa a salire.

Zone di Bassa Pressione dette anche Cicloniche :  la pressione centrale è più bassa e aumenta man mano che ci allontaniamo verso l’esterno. La corrente di circolazione è in senso orario nell’emisfero australe e in senso antiorario nell’emisfero boreale. I cicloni sono caratterizzati da una convergenza verso i bassi livelli e da aria ascendente all’interno del sistema. Provocano nubi, precipitazioni e venti anche forti. I valori di pressione saranno dai 1013 hpa a scendere. Valori inferiori ai 1000 hpa rappresentano tempo molto instabile e con ventilazione sostenuta. Valori di pressione attorno ai 920-930 hpa sono tipici dei cicloni extra-tropicali con venti che possono assumere anche intensità di Uragano.

Ora vi interesserebbe sapere come riconosce dove si trova, rispetto a voi un campo di alta pressione e dove uno di bassa pressione???

Per scoprire dove si trova, rispetto alla vostra posizione, un campo di alta pressione e/o di bassa pressione, potete applicare una semplice regola detta “Legge di Buys Ballot“, la quale mette in relazione la direzione di provenienza del vento e la posizione dei due campi di pressione. In pratica mettendovi spalle al vento (se vi trovate nell’emisfero nord) vi troverete la bassa pressione alla vostra sinistra e l’alta pressione alla vostra destra. Ovviamente questo è un esercizio molto pratico ma anche poco preciso, visto che la direzione del vento al suolo è influenzata da tante variabili, ma in linea generale il principio funziona bene!

 Nel prossimo articolo andremo a comprendere meglio il fenomeno della convezione atmosferica (quindi aria ascendente) che sta alla base dello sviluppo dei sistemi di bassa pressione, ma non solo. In meteorologia è davvero molto importante. Dopo di che saremo davvero pronti per intraprendere insieme la Circolazione Generale dell’Atmosfera che ci aiuterà a comprendere l’origine delle alte e basse pressioni. e le loro diverse tipologie e denominazioni a seconda della zona  in cui si originano. Avete mai sentito parlare di Ciclone di Islanda, Vortice Polare, Alta Pressione delle Azzorre, Linea di convergenza intertropicale, Anticiclone russo-siberiano? Bene, presto arriverà il momento di approfondirli grazie alla Circolazione Generale dell’Atmosfera.

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Articolo di Alberto Fucci del 10 Novembre 2017 alle ore 17:37

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