Ruggito dell’inverno su buona parte dell’Europa con gelo e neve! E sull’Italia?

Nuovo appuntamento di analisi modellistica con finestra anche sul medio-lungo termine.  L’inverno tenderà a riscattarsi alla grande su buona parte dell’Europa nel corso di questa prima decade con gelo e neve. Interessamento dell’Italia più marginale con il centro-nord maggiormente esposto a correnti fredde e termicamente in sotto media, tuttavia anche al centro-sud le temperature torneranno in linea con il periodo.

In occasione dell’ultima  analisi a medio-lungo termine vi avevamo lasciati con l’ipotesi di un cambiamento per gli inizi di febbraio sullo “scacchiere europeo” per via di un rallentamento e blocco del flusso zonale atlantico sulle medie latitudini europee, a causa dell’innalzamento ed affermazione dell’Alta Pressione delle Azzorre che avrebbe provocato un’ondata di gelo e neve dalla traiettoria incerta, una traiettoria che sarebbe dipesa da diversi fattori che elencammo tra cui l’asse di posizionamento dell’onda alto-pressoria azzorriana, nonché la sua durata. Bene, a distanza di una settimana, possiamo affermare che il verdetto dei modelli meteorologici è abbastanza chiaro in tal senso : un’onda alto-pressoria atlantica tenderà a posizionarsi in Atlantico e salirà verso nord-est in modo spettacolare coinvolgendo le Isole Britanniche e in allungamento fin oltre la Scandinavia. Bloccherà il flusso zonale atlantico e il lobo del Vortice Polare Canadese e provocherà una massiccia ondata di gelo artico-continentale e neve sull’Europa centrale ed occidentale. Nazioni come Scandinavia, Germania Francia, Spagna, Isole Britanniche e parte anche dell’Europa nord-orientale avranno temperature di molti gradi al di sotto delle medie termiche, anche fino a isoterme dell’ordine di -15 a 850 hpa, accompagnate da diverse nevicate.

L’Italia si troverà in posizione troppo orientale rispetto alla colata gelida, dato l’asse dell’alta pressione azzorriana troppo occidentale e dato anche l’aggancio della colata gelida con  vorticità atlantiche residue presenti sulla Francia settentrionale, le quali non faranno altro che acuire l’occidentalizzazione della colata gelida artico-continentale. Per il centro-sud Italia dunque ,al momento, non si scorgono nel corso della prima decade di Febbraio ondate di gelo e neve a quote molto basse, le temperature si collocheranno nelle medie tipiche del periodo quindi comunque su valori invernali, il centro-nord Italia tenderà a rimanere più esposto alle correnti fredde, seppur in modo molto meno netto rispetto al resto dell’Europa centrale ed occidentale, ma comunque le temperature risulteranno al di sotto della media tipica del periodo anche al nord, anche di 4-5°C e ci sarà occasione per qualche nevicata a quote molto basse.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di analizzare un pò più nel dettaglio i vari step :

– 2/4 FEBBRIAO : PERTURBAZIONE ACCOMPAGNATA DA ARIA POLARE-MARITTIMA – Un affondo perturbato nord-atlantico sta interessando L’Europa occidentale e sta provocando un iniziale richiamo di aria mite dai quadranti meridionali per il centro-sud italia. Il tempo, nelle prossime ore, peggiorerà un po’ ovunque al centro-sud soprattutto sui versanti tirrenici ma in un contesto, come dicevamo inizialmente mite. Miglioramento al nord nelle prossime ore, dopo le piogge di ieri e le nevicate sulle Alpi. Tra domani e domenica la traslazione verso est della struttura perturbata tenderà a richiamare aria fredda di estrazione polare-marittima che provocherà un calo delle temperature su tutta l’Italia , con maltempo marcato al centro-sud con rovesci anche forti e neve in calo sull’Appennino centro-meridionale sin sui 600/700 mt mediamente nel pomeriggio di sabato. Al nord-ovest domani il tempo si manterrà discreto, mentre tenderà a peggiorare nuovamente sul nord-est ed Emilia Romagna dove ci attendiamo rovesci nevosi fino a quote molto basse : fin sui 300 mt mediamente e localmente anche al piano con precipitazioni moderate-forti che faranno rovesciare al suolo l’aria fredda. Domenica 4 febbraio avremo,invece, un miglioramento generale su tutta l’Italia con precipitazioni in esaurimento, seppur in un contesto più freddo.

Situazione barica prevista per domani 3 Febbraio 2018

Configurazione barica prevista per domani 3 Febbraio 2018

Precipitazioni previste per domani da modello ICON. Da notare il colore viola, indicante le nevicate previste sul nord-est ed Emilia Romagna fino a quote molto basse

Precipitazioni previste per domani mattina da modello ICON. Da notare il colore viola, indicante le nevicate previste sul nord-est ed Emilia Romagna fino a quote molto basse, localmente in pianura.

– 4/9 FEBBRAIO : PONTE ALTO-PRESSORIO E DISCESA GELIDA SU EUROPA CENTRALE ED OCCIDENTALE –

Dal 4 febbraio ecco la costruzione del ponte alto-pressorio di cui parlavamo prima con discesa gelida di matrice artico-continentale su Europa centrale ed occidentale. Da lunedì 5 febbraio, e per i giorni a seguire, il tempo tenderà a peggiorare nuovamente al nord con piogge, rovesci e nevicate fino a quote molto basse, al centro-sud il tempo tenderà a peggiorare da martedì 6 febbraio sera, con piogge, rovesci e nevicate mediamente oltre i 1000-1200 mt. Temperature nella media del periodo al centro-sud, al nord invece, clima più freddo con temperature anche fino a 4/5 gradi al di sotto della media tipica del periodo.

Configurazione barica, a scala emisferica prevista per il 4 febbraio 2018

Configurazione barica, a scala emisferica prevista per il 5 febbraio 2018

Isoterme a 850hpa (1400 mt circa) previste per il 6 febbraio 2018. Grande gelo su Europa centrale ed occidentale

Isoterme a 850hpa (1400 mt circa) previste per il 6 febbraio 2018, gelide su Europa nord-orientale, centrale ed occidentale!

– LUNGO TERMINE – In Stratosfera Si profila un forte Warming di tipo Major ad inizio seconda decade con probabile split del Vortice Polare Stratosferico in due lobi. Col passare dei giorni si verificherà se tale evento apporterà conseguenze anche in Troposfera ovvero se ci sarà comunicazione (Coupling), oppure se la Troposfera registrerà un certo disallineamento (Decoupling) rispetto alle dinamiche stratosferiche da forte riscaldamento e destrutturazione del Vortice Polare. Nel caso ci sia Coupling Strato-Tropo (allineamento) non sarebbe escluso, tra le ipotesi, un nuovo importante cambiamento di circolazione sullo scacchiere europeo con nuove ondate di gelo, con la posizione dell’Italia che sarà tutta da verificare. Restate connessi su www.meteoindiretta.it

Forte riscaldamento stratosferico di tipo Major con split del Vortice Polare Stratosferico. Si scorgono valori termici molto caldi fino a -8 a circa 31.000 mt (10 hpa)

Forte riscaldamento stratosferico di tipo Major con split del Vortice Polare Stratosferico. Si scorgono valori termici molto elevati, fino a -8°C a circa 31.000 mt di altezza (10 hpa)

 

 

 

 

 

 

Articolo di Alberto Fucci del 02 Febbraio 2018 alle ore 15:07

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