Come reagisce il pianeta se aumentano le temperature: i processi di feedback
Quando si perturba il clima terrestre le conseguenze possono essere molteplici. Il clima, infatti, non si comporta in modo lineare. Se si varia una condizione iniziale si innesca una conseguenza, la quale, a sua volta, può modificare la condizione da cui si era partiti in un processo di autoalimentazione.
Il concetto risulta più semplice se lo si sviluppa tramite un esempio. Quando l’aumento dell’effetto serra per cause antropiche produce un innalzamento della temperatura globale (forzante iniziale), questo, tra le tante conseguenze, comporta uno scioglimento più rapido dei ghiacciai (conseguenza).
Ma se i ghiacciai si sciolgono più velocemente, diminuisce l’effetto albedo del pianeta, cioè la capacità di riflettere parte della radiazione solare. Quindi, lo scioglimento del ghiaccio, che era la conseguenza dell’aumento della temperatura, a sua volta causa un ulteriore aumento termico.
Si parla in questo caso di feedback positivo.
Fonte: NASA
Lo stesso accade per il vapore acqueo in atmosfera: in generale più è alta la temperatura più vapore acqueo è presente in atmosfera. Ma il vapore acqueo è uno dei gas responsabili dell’effetto serra e produce quindi un ulteriore aumento termico se presente in concentrazione maggiore. Quindi, l’aumento delle temperature causa una maggiore concentrazione di vapore che provoca a sua volta l’innalzamento delle temperature.Questi meccanismi amplificano la forzante iniziale cambiando completamente lo stato del sistema.
Esistono anche feedback negativi, cioè meccanismi che, al contrario dei precedenti, tendono a riportare il sistema alla condizione originaria. Innanzitutto più è alta la temperatura del pianeta, più energia è emessa. Questo provoca un raffreddamento e quindi attenua l’azione della forzante iniziale. Lo stesso accade con le nubi, anche se questo aspetto non è completamente chiarito ed è ancora oggetto di studi.
I feed-back inoltre interagiscono tra loro e rendono nel suo insieme lo studio del clima molto complesso. Quello che si può dire da evidenze sperimentali, è che i feed-back sono in generale positivi e permettono di comprendere meglio la fragilità del clima che conosciamo ora.
Articolo di Stefano Della Fera del 25 Febbraio 2019 alle ore 20:57Altre Notizie Meteo
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