Sentenza storica a Londra: bambina di 9 anni “morta per inquinamento atmosferico”
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La dichiarazione ufficiale arriva dopo 7 anni di battaglie legali.
E’ la prima volta che la causa di un decesso viene ufficialmente attribuita all’inquinamento. Accade nel Regno Unito, con la sentenza di un medico legale riguardo la morte di una bambina di soli 9 anni. La qualità dell’aria è ormai nota per il suo ruolo fondamentale in un numero enorme di decessi nel mondo – soltanto nel 2019 sono morte 6,7 milioni di persone nel mondo a causa dell’inquinamento, secondo l’ultimo rapporto dello State of Global Air 2020 (SoGA 2020) – ma la perizia del medico Philip Barlow è un dato storico.
La sentenza è giunta dopo 7 anni di battaglie legali, con il riconoscimento ufficiale del “contributo materiale” dell’inquinamento atmosferico nella morte di una persona. La bambina di nome Ella Adoo-Kissi-Debrah ha perso la vita nel 2013 per una grave forma d’asma, classificata in seguito come decesso per cause naturali. E’ stata la madre a dare inizio al lungo percorso che solo oggi ha certificato l’impatto della qualità dell’aria, con la certificazione che la bambina è morta “per l’asma aggravata dall’esposizione ad un eccessivo inquinamento dell’aria”.
A influire sulla salute della vittima è stato in particolare il biossido di azoto, tra i primi responsabili di una cattiva qualità dell’aria, presente in concentrazioni elevate nell’area della South circular, dove viveva la bambina. Si tratta di una zona particolarmente trafficata di Londra, dove peraltro i picchi di inquinamento si sono rivelati collegati alle crisi asmatiche di Ella, come confermato dallo specialista inglese Stephen Holgate, che già nel 2018 aveva denunciato l’evidenza di quel “legame impressionante”.
Si parla ancora troppo poco dei rischi per la salute legati all’inquinamento atmosferico, che si sta rivelando sempre più letale con il passare degli anni. La tragedia avvenuta a Londra è un evento cruciale, ha osservato il sindaco di Londra Sadiq Khan, che deve condurre ad un punto di svolta, perché l’inquinamento atmosferico è “una crisi che riguarda la salute pubblica” e come tale va affrontata.
Articolo di Erika del 17 Dicembre 2020 alle ore 18:44Altre Notizie Meteo
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