Il peggioramento di chiaro stampo invernale è iniziato, le prime piogge, di debole intensità, stanno cadendo sulla Sardegna occidentale e lungo le coste del versante tirrenico, tra la Toscana ed il Lazio, avvisaglie della perturbazione di origine artico-marittima in marcia verso l’Italia. La massa d’aria in questione porterà con se, aria molto fredda e sarà responsabile di un forte calo della temperatura favorendo il ritorno della neve, anche in maniera copiosa, lungo tutta la dorsale Appenninica, da nord a sud, isole comprese. Con l’aiuto delle mappe delle precipitazioni previste, elaborate da meteonetwork.it su dati GFS, andiamo a vedere dove e quanta neve cadrà domani sulle regioni italiane.
Neve fino in collina,ecco quanta ne cadrà – Analisi Modellistica Giovedì 5 marzo – ore 06:00L’inizio vero e proprio del peggioramento, si avrà tra stanotte e la mattina di giovedì 5 marzo, prendendo in considerazione la mappa sotto riportata, possiamo notare le forti precipitazioni su tutto il centro italia e lungo le coste della Campania e della Calabria. La quota delle nevicate, ove ci saranno le precipitazioni più intense sarà ubicata, mediamente sui 600/700 metri, in progressivo rapido calo con il passare delle ore, al sud invece, inizialmente neve oltre i 1000/1200 metri. In questo frangente gli accumuli di neve fresca al suolo potranno essere mediamente sui 20/30 cm per la montagna, e sui 10 cm dai 700 ai 1000 metri, senza accumulo alle quote inferiori.
Giovedì 5 marzo – ore 18:00Con il passare delle ore, entrerà via via aria sempre più fredda, favorendo un drastico abbassamento della quota neve, che sui settori centrali si attesterà fino ai 200 metri, con locali sconfinamenti sulle coste adriatiche, specialmente sulle marche meridionali e sull’Abruzzo, al sud la quota neve sarà ubicata mediamente sugli 800 metri, ma anche qui in calo. Accumuli al suolo che continuano ad aumentare, specialmente sull’Abruzzo, dove si raggiungeranno i 40 cm anche in collina.
Venerdì 6 marzo – ore 00:00Sul finire dell giornata, le nevicate continueranno ad interessare il centro italia, la Campania e la Puglia fino a quote basse. Mediamente fino a 100/200 metri in Abruzzo e Molise, dai 400/500 metri in Campania e nord Puglia. Gli accumuli al suolo saliranno fino al mezzo metro nelle zone interne collinari dell’Abruzzo e del Molise, e quasi al metro sull’Appennino centro-meridionale. Accumuli sui 5/6 in collina in Campania e Nord-Puglia.
Articolo di Gaetano Genovese del 04 Marzo 2015 alle ore 16:14
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